Sara Paglini, nostra portavoce in Senato ricorda così la tragedia di Viareggio:
Ho camminato insieme al dolore di una città intera… insieme ai cari , ai familiari delle persone che non ci sono più…
Lo strazio veniva scandito ogni tanto dal fischio dei treni che passavano vicino alla stazione e alla grande folla… i treni riempivano l’aria di un urlo quasi disumano.
Ogni macchinista lanciava il segnale di presenza, e dopo l’urlo che accentuava il nodo in gola dei presenti, partiva un applauso , era per chi da 5 anni non c’è più, era per il coraggio di chi chiede a gran voce giustizia e verità.
Ieri sera a Viareggio, insieme a molti altri comitati di vittime di stragi altrettanto dolorose, l’aria si è riempita di pathos e sofferenza. Alla fine della commemorazione, per ogni nome scandito delle 32 persone, veniva lanciato nel cielo nero un palloncino bianco.. .
Stare tra loro, è stato come dividere con la comunità un fardello troppo pesante da essere lasciato ai soli familiari delle vittime , essere là è stato un dovere morale per tutti noi.