CONSIGLIO COMUNALE N. 2
SEDUTA DEL 18/02/2015
Punto 5:
MOZIONE AD OGGETTO “ISTITUZIONE DEL REATO DI OMOFOBIA E RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI” PRESENTATA DAL CAPOGRUPPO DEL PD DEL COMUNE DI PONSACCO
ABBIAMO VOTATO NO
perché NON SIAMO OMOFOBI, NOI.
Le prime proposte presentate in Parlamento dal Movimento 5 Stelle si traducono in tre disegni di legge depositati nientemeno che il 5 aprile 2014 e che riguardano rispettivamente le “disposizioni per il contrasto dell’omofobia e transfobia”
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00702660.pdf;
le “norme in materia di modificazione e dell’attribuzione di sesso”
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00703096.pdf
e le “modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso”
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00703296.pdf
Persino il vicepresidente del PD, sul proprio sito internet definì le proposte dei nostri parlamentari “di assoluta civiltà, belle e ben scritte”, aggiungendo inoltre: “Io credo che su questi testi si possa raccogliere un consenso anche più ampio e lavorerò a Montecitorio per trovare molti altri parlamentari disponibili a sostenerli”.
Però il tempo passa, le opinioni cambiano e quando, dopo mesi di attesa, siamo arrivati alla discussione in aula, non solo gli accordi tra le forze di maggioranza hanno ridotto la legge ad un insieme di parole vuote e insensate ma il PD ha superato se stesso presentando un emendamento che stabilisce che “non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente, anche nel caso siano assunte in organizzazioni politiche, sindacali, culturali, religiose“.
Ciò vuol dire che è possibile, in nome del pluralismo ideologico, definire l’omosessualità una deviazione, una malattia e anche peggio, senza incorrere in alcuna conseguenza legale!
Se tutti noi nel nostro tempo libero introducessimo la lettura di qualche articolo della Costituzione Italiana, sapremmo benissimo che l’art. 21 tutela già la libertà di opinione recitando:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione..<..>”
A questo punto c’è da chiedersi che senso ha introdurre una legge a tutela dei diritti civili che in realtà non li tutela affatto ma, anzi, garantisce impunità a chi li viola sistematicamente.
Noi vogliamo una legge che garantisca ad ogni essere umano gli stessi diritti e lo stesso rispetto in ogni ambito della sua vita sociale, sia esso grasso, magro, biondo, bruno o che decida di fidanzarsi con un uomo, una donna o chicchessia; vogliamo una legge che reintegri l’aggravante dell’istigazione senza ulteriori compromessi, perché NON SIAMO OMOFOBI, NOI.
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