E’ un regolamento dell’unione, e noi siamo contrari all’unione.

.

Chi presenta il regolamento parla di semplificazione perchè i regolamenti diventano uguali per tutti.

 .

Comunque ciascun comune potrà derogare o adottare parti di regolamento più adatte alle necessità specifiche.

I comuni della Valdera hanno più o meno lo stesso territorio con rapporto in percentuale di colline/pianura che varia a seconda della zona ma che in fin dei conti hanno la stessa tipologia.

Ristrutturare delle facciate o edificare capanni degli attrezzi a Pontedera, a Ponsacco o a Terricciola, dovrebbe presentare sempre le stesse problematiche.

.

Noi comunque percepiamo una ulteriore sovrapposizione di norme che potrebbero inserire un freno tra il “progettare” e il “realizzare”:

dovendo i nostri tecnici comunali sincronizzarsi di volta in volta con l’interpretazione “attuale” di ogni articolo del nuovo regolamento (si parla di aggiornamento trimestrale), si creerà un ulteriore collo di bottiglia per giungere all’approvazione di pratiche e progetti.

.

La creazione di un manipolo di supertecnici che spiegherà e motiverà nel dettaglio ogni singolo rigo di ogni articolo ci fa pensare che, prima o poi, servirà “incaricare” veramente qualche supertecnico che diriga questa nuova accademia.

.

Non è ancora specificato se anche la modulistica e gli iter negli uffici subiranno una standardizzazione, che forse sarebbe l’unico vero vantaggio di una operazione del genere.

Ma questo allora potrebbe anche essere interpretato come una conclamata incapacità dei nostri dirigenti a far funzionare efficientemente certi settori, o la supposizione da parte della dirigenza politica di tali difficoltà, oppure ancora, la voglia e la necessità di questa dirigenza politica di “spostare” sempre più in alto e in cerchie più ristrette e controllabili le redini del comando, allontanandolo sempre più dal cittadino che non si interfaccia più col “geometra del comune” ma con una entità indefinita che ha sede in altre stanze.

Chi presenta il regolamento parla di “metodo efficace” per contrastare la corruzione locale, che invece secondo noi potrebbe avvenire a più “alti livelli”

.

Chi presenta il regolamento ritiene che in questo modo si eviterà che in certe zone lavorino maggiormente solo determinati tipi di aziende.

Secondo noi, determitati tipi di aziende stanno SOLO LORO lavorando di più in questi momenti per il semplice fatto che sono le aziende che hanno investito in ricerca, sviluppo e innovazione e costruiscono in modo più efficace ed efficiente.

Secondo noi determinati tipi di aziende NON SONO quelle che usano solo il calcestruzzo e solo con modalità costruttive degli anni cinquanta e che forse, questo regolamento potrebbe valorizzare o proteggere.

.

Non capiamo la necessità di ulteriori norme che vanno a ingabbiare la possibilità di esprimersi per creare cose belle, quando invece l’azione politica e legiferativa non è rivolta a portare un maggiore controllo sugli aspetti di organizzazione e programmazione urbanistica del territorio tutto: parcheggi, zone d’aria tra costruzioni vicine, case e appartamenti appiccicati e interconnessi l’un l’altro (con la parete della cucina accanto alla camera e nessun rispetto per gli orientamenti solari), marciapiedi spartitraffico col prato da tagliare tutte le settimane (non ogni mese e mezzo) e pochissimi parchi con gli alberi e il fresco, strade (budelli) edificate all’inverosimile e senza alcun posto auto (e poi ti ci parcheggiano anche il camper), fossi da tombare che invece diventano opportunità per ponti-trampolino, percorsi pedonali e ciclabili e VERI COLLEGAMENTI con le nostre frazioni…