“1 maggio, Milano. L’Italia protagonista dell’Esposizione Universale.
Ma alla fine, avete capito cos’è davvero Expo 2015?
Expo è nutrire il pianeta: con due sponsor ufficiali come Coca Cola e Mc Donald’s, multinazionali del junk food portavoce di sana e corretta alimentazione.
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Expo è una gita in famiglia: un picnic tra cemento e terreni agricoli diventati parchi artificiali, mentre in città centinaia di alberi VERI vengono abbattuti perché “incompatibili” con la nuova linea della Metro.
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Expo è lavoro per i giovani: quello di oltre 10.000 volontari pagati con un panino, gli unici che in questo evento non faranno alcun affare.
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Expo è eccellenza italiana: la Cupola degli appalti che ha sfamato imprese “riconducibili a tutti i partiti” da destra a sinistra, per spartirsi una torta da 12 miliardi di euro di soldi pubblici, quindi tuoi! Angelo Paris, il direttore pianificazione e acquisti di Expo 2015 arrestato in un’intercettazione agli atti, parlando con alcuni componenti dell’associazione per delinquere, disse: “Vi do tutti gli appalti che volete, basta che favorite la mia carriera“.
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14 illustri personaggi sono stati trovati con le mani nella marmellata per un sistema di corruzione globale che, secondo la magistratura, dal padiglione Italia si estende a tutte le grandi opere italiane. Perché Expo è appena iniziato ma molte strutture non saranno finite in tempo con 1 milione di denaro ingoiato per camuffare circa 10mila metri quadrati di fallimento.
E se Expo sarà un successo, lo sarà solo grazie agli operai che in questi ultimi mesi hanno lavorato giorno e notte per dare una buona immagine del nostro Paese.
Anche per loro il Movimento 5 Stelle e il Gruppo EFDD continueranno a battersi a Milano, in parlamento e in Europa, fino a quando l’ultimo responsabile del magna-magna non sarà perseguito.
Noi, con la consueta dieta dello stipendio e il digiuno completo dai rimborsi elettorali.
Sì al prosciutto ma non sugli occhi.” M5S e Gruppo EFDD al Parlamento Europeo
fonte: beppegrillo.it
PS: almeno un ringraziamento è dovuto alle squadre di operai che si sono prodigate per terminare la costruzione del padiglione Nepal, gravemente colpito dal tremendo terremoto dei giorni scorsi.