5 giorni a 5 stelle

Mentre i giornali ci raccontano che bisogna abolire il Senato perché “è lento”, i partiti dimostrano il contrario, approvando alla velocità della luce il provvedimento con cui si autoassegnano milioni delle nostre tasse per finanziarsi.
Nicola Morra in aula ricorda tra l’altro i cittadini colpiti dalle alluvioni, a cui i milioni invece non arrivano mai.
Al Senato, poi, con la stessa solerte rapidità si è appena approvata anche la riforma (in)costituzionale frutto dell’inciucio Renzi-Verdini. Mentre la Repubblica Italiana tocca forse il punto più buio della sua storia, dal nostro portavoce capogruppo Gianluca Castaldi arriva una luce di speranza: c’è una via che riporterà a casa la democrazia, e si chiama MoVimento 5 Stelle.
Alla Camera invece si presenta Renzi, in partenza verso l’UE per un vertice sull’immigrazione. Alessandro Di Battista gli fa un bel memo su tutto quello che dovrà riportare alla Merkel, a cominciare dall’immortale frase di Buzzi: in Italia, “gli immigrati rendono più della droga”. Chissà se Renzi avrà il coraggio di riferire.
La nostra Laura Agea, portavoce a Bruxelles, fa un piccolo sondaggio tra i giovani italiani: “Conoscete Garanzia Giovani?” Nessuno ne sa nulla. Eppure si tratta di uno strumento importante per contrastare la disoccupazione. Cosa fa il governo con questi fondi? Come vengono gestiti, a chi destinati in realtà?
Il M5S, come ricorda il nostro senatore Giovanni Endrizzi, ha da tempo depositato una legge contro il gioco d’azzardo, una legge pensata e progettata insieme a tanti cittadini. Il governo, invece, ne presenta una scritta a quattro mani con le multinazionali dell’azzardo e che fa solo il loro interesse. E’ così che si tutelano i cittadini, in particolare i più giovani, dalla trappola del gioco?
Se qualcuno credeva che ci fossimo liberati del ministro Lupi, ebbene sbaglia. Continua a fare danni: come racconta il portavoce Dino Alberti, abbiamo scoperto che i millantati 2 miliardi di finanziamento europeo alla TAV, che Lupi sbandierava, non sono mai esistiti. E così, si è beccato anche una bella querela per falso ideologico.
Carlo Sibilia e Gianluca Vacca ci presentano poi una bella iniziativa lanciata dal M5S: l’Università a 5 Stelle. Si tratta di una raccolta firme sulle nostre proposte di riduzione delle tasse universitarie, di istituzione di una no-tax area, e aumento dei supporti agli studenti. Firmate tutti, è importante!
Oltre all’istruzione, il M5S non dimentica la salute. Giulia Grillo, in aula, chiede come sia possibile che si facciano tagli a esami importantissimi per risparmiare una miseria come 108 milioni, quando l’Agenzia Unica del Farmaco gestisce una spesa di 20 miliardi senza farne una giusta. Chi si prende la briga di controllare?


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