E’ ormai diffuso che molti regolamenti comunali prevedano la possibilità di affidare gli spazi verdi pubblici (fioriere, aiuole, giardinetti, rotonde etc…) ad associazioni, cooperative, ma anche ad imprese e cittadini che vogliono prendersene cura.
Anche a Ponsacco esiste la possibilità, da parte di ben definiti soggetti, di “adottare” uno spazio verde ed alcuni vi hanno aderito, ognuno con le proprie comprensibili motivazioni.
Ci chiediamo però: al di là dei regolamenti scritti e delle buone intenzioni, di cui è lastricata la via dell’inferno, visto lo stato di trascuratezza in cui versano alcuni di questi spazi verdi, è normale che chi ne abbia in adozione uno, lo lasci in totale stato di apparente abbandono? E che nessuno glielo possa contestare visto che, appunto, sul Regolamento Comunale pare non esserci un articolo che disciplina i singoli casi di revoca di tale adozione in caso di manifesta incuria?
Parliamo anche della pessima “figura” che fanno i Ponsacchini di fronte a chi passa dinanzi a tali isole in cui campeggia la firma su cartello in bella mostra del responsabile dell’incuria a testimonianza dell’impotenza di un’Amministrazione che prima di dare in adozione le aiuole dovrebbe dotarsi di un metodo: delegare, infatti, non è sinonimo di “abbandono” e tanto meno di “non controllo”.