“17 luglio 2019, Festa della Liberazione di Ponsacco”
Sul sito del sindaco sono immortalati momenti della celebrazione del 17 luglio in Piazza San Giovanni, nota come piazza della Chiesa.
Fino a pochi anni fa la festa interessava la frazione omonima “Villaggio 17 Luglio” ed era celebrata come una vera e propria festa di liberazione, perfino con i fuochi d’artificio!
Ma quest’anno, alla presenza di ANPI, associazione apartitica che si fa rappresentante, anche nella militanza del valore costituzionale antifascista, è stata celebrata dal sagrato della Chiesa.
S-c-andalo!
Ma come è possibile che un rappresentante dello Stato celebri un evento laico per definizione, dal sagrato della Chiesa?
Nemmeno il sindaco Santo di Firenze, La Pira, avrebbe mai osato tanto. Ma si sa, quando gli allievi superano il maestro, se lo fanno non è solo per sfrenata ambizione e ignoranza costituzionale, ma perché hanno la tacita ”benedizione” di quelle forze politiche storicamente laiche e anticlericali.
Quindi, tra il palpabile sbigottimento dei presenti invitati nei rispettivi ruoli istituzionali, ciononostante, dicevamo, è stato fatto buon viso a cattivo gioco!
Mai visto un sindaco perdere di vista la costituzione sulla quale ha giurato e, nello specifico, l’art.7 Il principio di laicità e gli articoli 7-8 Costituzione che recita che lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani
Ma se a pensar male si fa peccato, l’ardito pensiero va al tentativo di far recuperare credibilità ad un PD coinvolto nei fatti di #Bibbiano.
Quale miglior occasione avvolgersi (incautamente) come un baco da seta nel proprio bozzolo, chiedendo protezione presso il prezioso mentore sacerdotale?
Quale miglior immagine pubblica trasmettere, dal sagrato della Chiesa, per spostare l’attenzione dai fatti di Bibbiano?
Paradossali ipocrisie della macchina di propaganda di regime che vive tra simulazione e dissimulazione continue pur di nascondere la verità.
Comunque un plauso al Sindaco va fatto, e la Chiesa di Ponsacco non potrà rimanere indifferente ma perpetua debitrice, per aver fatto credere agli elettori di sinistra di aver votato PD invece che DC./