PUC – Progetti utili alla collettività
Comune di Ponsacco non pervenuto
Lo scorso 30 giugno 2021 abbiamo presentato, come Movimento 5 Stelle, una Mozione in Consiglio Comunale (a cui è seguita un’interrogazione al consiglio del 29 settembre) per chiedere che anche il Comune di Ponsacco si attivasse per dare attuazione ai Puc ( i progetti utili alla collettività) senza i quali, i percettori del Reddito di Cittadinanza non possono svolgere gratuitamente le 8 ore a settimana (aumentabili fino a 16) di lavori utili presso i propri Comuni di residenza come previsto dalla legge.
I “pucchisti”, così sono chiamati i percettori del Reddito di Cittadinanza, possono essere paragonati ai già noti lavori “socialmente utili” o ai ragazzi del “vecchio servizio civile di leva”.
Va da sé che per impiegare i “pucchisti” sia necessaria un minimo di organizzazione, ma siamo convinti che lo sforzo richiesto sarebbe ampiamente ripagato in termini di servizi in favore della nostra collettività.
Per esempio, se anche solo il 50 % dei 160 cittadini che nel Comune di Ponsacco percepiscono il reddito di cittadinanza fosse impiegato per 8 ore a settimana avremmo circa 2.560 ore al mese di lavori socialmente utili gratuiti, al serviziodell’intero paese, corrispondenti al lavoro di 18 impiegati e/o operai comunali.
Inoltre, c’è un aspetto anche più importante che riguarda i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
I progetti utili alla collettività aiutano qs. nostri concittadini ad allacciare rapporti personali, possono essere l’occasione per instaurare futuri rapporti di lavoro ma soprattutto, li aiutano ad essere riconosciuti come risorse all’interno dei contesti sociali che li ospitano.
Contesti che per vocazione riconoscono le persone come una ricchezza da valorizzare, un’occasione per potenziare i propri servizi già attivi o per rispondere più adeguatamente alle esigenze contingenti.
Detto questo il Comune di Ponsacco ci ha risposto che “hanno demandato tutto alla Società della Salute” che tuttavia, in questo periodo “non ha potuto occuparsi troppo dei Puc perché impegnata a fronteggiare l’emergenza sanitaria!”.
Non dubitiamo che ciò sia vero tuttavia, c’è da rilevare che altri Comuni hanno impiegato i percettori del Reddito di cittadinanza proprio per servizi di ausilio a contrasto della pandemia quali: la spesa a domicilio, la misurazione della febbre all’ingresso dei locali pubblici, servizi di informazione utili alle persone ecc.
Sta di fatto che il Comune di Ponsacco come altri della Provincia, che hanno deciso di affidarsi alla Società della Salute, non hanno attivato ad oggi nessun progetto PUC.
Altri comuni invece, stanno utilizzando da più di un anno i servizi utili alla collettività con risvolti positivi degni di una società civile. A tal proposito si riporta di seguito una mappa con l’indicazione a livello comunale del numero dei beneficiari impiegati in progetti attuati. Dalla mappa si percepisce chiaramente che nell’area pisana e della Valdera, dove i PUC dovrebbero essere gestiti dalle Società della Salute, non ci sono ad oggi progetti attivati; mentre nei comuni più sensibili, esempio Lucca e Capannori, si sono organizzati a livello comunale e hanno attivato diversi progetti.
A distanza di più di due anni dall’entrata in vigore della norma è insostenibile che in tutta l’area pisana non sia stato attivato neanche un progetto; certo è che fino a quando, questi cittadini saranno visti non come una “ricchezza” ma come un peso, si andrà poco lontano.
A riveder le stelle