QUELLI DEL PD CI REGALANO QUESTE “PERLE” CON I NOSTRI SOLDI NATURALMENTE!!!
Alla notizia dell’arresto preventivo dell’immobiliarista della Futura Immobiliare, il Sindaco Brogi, non ha perso tempo a far “Sua” questa notizia.
Elegante sarebbe stato “tacere“, ma di elegante questi del PD non hanno nulla.
Troppo giovane il Sindaco per sapere la vera storia, all’epoca giocava con le bambole.
Tanti sono gli anni di degrado che questi amministratori ci hanno regalato di cui non conosciamo la fine.
Una ferita aperta che i ponsacchini, non possono perdonare all’artefice di questo disastro.
Si dice, “il buongiorno si vede dal mattino”? L’operazione partì zoppa: gli operatori locali non considerarono adeguato il progetto per Ponsacco, ci volle l’intervento “esterno” con dubbie credenziali.
Ricordiamo che all’epoca, l’amministrazione “andò a braccetto” con la fallita società Futura Immobiliare per realizzare un progetto che già al tempo non veniva considerato adatto al nostro paese.
Se all’epoca si vantavano di rilanciare Ponsacco con una nuova piazza, venti anni sono passati, venti, una intera generazione, che ora ci troviamo con un luogo recintato come un pollaio. Di chi è la colpa? Gli amministratori avevano strumenti e modi per gestire l’operazione, come fideiussione di 500.000 euro non riscossa, ma non li hanno attuati, perché? All’epoca, a vantaggio di chi?
Oggi ci sventolano una finta vittoria, solo il silenzio sarebbe stata la reazione adeguata: per una sconfitta scritta che non vogliono riconoscere.
Il silenzio del M5S era motivato dal gran trambusto fatto dagli altri ad indagini in corso, e non tutti ben informati sulla vera vicenda.
I ponsacchini sapranno che scelta fare il 26 Maggio: spazzare via il passato, con il MoVimento 5 Stelle.
Adempimento ai sensi dell’articolo 1, comma 14, della legge 9 gennaio 2019, n. 3 recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici” (entrata in vigore il 31 gennaio).
In particolare, la L. n. 3/19 introduce, per i partiti e movimenti politici e per le liste civiche collegate ai candidati sindaco dei Comuni sopra i 15.000 abitanti, l’obbligo di pubblicare on line il curriculum vitae e il certificato penale dei candidati.