“Buonasera.
Parto con il presentarmi.
Mi chiamo Cecchetti Filippo ed abito a Ponsacco, Via delle colline 40.
A tutti gli effetti ho rivestito, fino a pochi mesi fa, il ruolo di “quello che ha rotto le scatole” (per non dire di peggio) al Comune di Ponsacco e ad Eni S.p.a. in occasione dei lavori di bonifica a seguito dello sversamento di idrocarburi dall’oleodotto, di proprietà Eni, nei campi agricoli vicini alla mia abitazione in Val di Cava.
La vicenda, a voi ormai nota, ha avuto risvolti fantascientifici direi … e non c’è bisogno di elencare le innumerevoli azioni e/o non azioni che hanno messo in atto le due “figure” sopracitate …
Ormai la questione è andata, finita, nel modo più triste e frustrante per chi come me, da cittadino onesto che paga le tasse, credeva che una amministrazione comunale dovesse tutelare i propri cittadini davanti a un sopruso quale penso sia stato l’abusivo transito di centinaia di mezzi pesanti per una STRADA PRIVATA a 3 metri dalle abitazioni civili.
Ma chi ha commesso questa “violenza”, questo abuso, senza alcuna autorizzazione, ad emergenza conclusa, e senza chiedere niente a nessuno si chiama ENI S.p.a. per la quale, a quanto pare, non esistono leggi, contratti e diritti da rispettare.
Voglio ringraziare tutti coloro che ho incontrato durante i meet-up, in particolare Michele Martini e Gianluigi Arrighini. Hanno contribuito, insieme a tutti gli altri, a far sentire la mia voce nel Palazzo Comunale e lo hanno fatto con estrema correttezza e senso di responsabilità civico. Lo hanno fatto nel mio interesse e di quello degli altri residenti che però, intimoriti da una “battaglia” legale contro Eni e, ad un certo punto, anche contro il Comune di Ponsacco, hanno deciso di “tirare i remi in barca” e subire.
Dopo la fine dei lavori di bonifica, ad inizio ottobre, Eni ha comunque provveduto a ripristinare ad opera d’arte la strada privata che era ridotta ad un rattoppo a macchia di leopardo per tutta la sua lunghezza e per fortuna (ma non credo che c’entri qualcosa la fortuna..) ora abbiamo una strada perfettamente liscia e con asfalto applicato in modo che duri a lungo. Anzi, la ditta che ha eseguito i lavori (…) è stata così premurosa da apporre, sul manto stradale, la segnaletica orizzontale e addirittura, sull’incrocio con la via provinciale, ha apposto un mega segnale di “STOP” come se quella stradina privata fosse una strada comunale.
Mi permetto di prendere parte del merito per il rifacimento del manto stradale in quel modo così particolarmente accurato perché all’epoca delle “discussioni” con i dirigenti Eni che ogni volta venivano a fare sopralluoghi sul cantiere gli stessi dicevano che “… quando avremo finito tapperemo le buche abbiamo procurato..”, “..non vorrete mica che vi facciamo la pista di formula !?..”.
Giova precisare che, a seguito dei continui transiti “abusivi” e agli ingenti danneggiamenti provocati dal transito dei camion Eni e le continue prese in giro dei tecnici, nell’agosto 2017 mi portai presso la Stazione dei Carabinieri di Ponsacco e presentai querela per danneggiamento della strada privata.
Non so se senza la mia ostinata battaglia a tutela dei miei diritti (e anche di quelli degli altri proprietari…) messa in atto anche con il vostro grande aiuto, la strada sarebbe stata risistemata in questo modo… Chissà.
Ho letto l’articolo di giugno sul vostro sito relativo alla vicenda e devo davvero dirvi grazie grazie e grazie ancora perchè sono convinto che molte persone avranno avuto modo di leggerlo e di capire come sono andate veramente le cose in questa triste vicenda, dando il giusto peso alle azioni e non azioni di cui si è resa protagonista l’amministrazione comunale.
Oggi sono ad informarvi che non molti giorni fa, un sabato mattina, mentre mi trovavo nel cortile di casa mia, udivo il rumore di un veicolo proveniente dalla provinciale e diretto verso la fine della strada privata.
Si trattava di un fuoristrada che, sfrecciando a tutto gas, raggiungeva le transenne che ora sono state poste a chiusura dalla strada privata per la costruzione della nuova viabilità che collega Val di Cava a Il Romito ed il cui conducente, facendosi strada spostando gli ostacoli, si dirigeva verso il manufatto Eni posto in mezzo ai campi e a ridosso dell’area che era stata sottoposta a bonifica.
Chiedevo all’uomo chi fosse e lui, in tutta tranquillità, mi rispondeva che era un incaricato Eni e che stava andando a fare un controllo alla “cameretta” dell’oleodotto (manutenzione ordinaria).
Facevo presente, sinceramente allibito, esasperato e incredulo, che quella che aveva appena percorso era una STRADA PRIVATAAAAA e che l’ordinanza che aveva emesso il sindaco era ormai decaduta visto che la bonifica era terminata da tempo e lo invitavo a non percorrere più quella strada perchè non autorizzato. L’uomo, che ormai era a due passi dal suo obbiettivo, raggiungeva il manufatto ed io mi allontanavo in auto per fare delle commissioni.
Di ritorno a casa notavo il tizio dell’Eni, che nel frattempo aveva parcheggiato la sua jeep nel parcheggio dei biliardi Ursuss, a piedi, all’inizio della strada privata che, mentre parlava al telefono cellulare mi faceva cenno di fermarmi e mi passava la persona con cui stava dialogando.
La persona in questione si presentava per una certo … del Comune di Ponsacco, il quale mi chiedeva spiegazioni circa la mia obbiezione al passaggio del dipendente Eni per la strada privata. I
Io, sempre più allibito, basito e veramente affranto spiegavo le mie ragioni, mentre il dipendente comunale tornava sulla questione della valutazione della natura della strada privata che secondo lui era AD USO PUBBLICO !!!!
… dopo una vicenda che dura da due anni, trattata in Consiglio Comunale (con figure barbine da parte di chi aveva preso certe posizioni a riguardo …) dove sono stati interessati i giornali con numerosi articoli, ancora si parla della classificazione di questa strada? Mi si chiede, per bocca di questo dipendente comunale, se ” sono sicuro, sicuro che sia una strada privata …?”
Ma allora scusate devo porvi una domanda che poi è la stessa che ho posto a lui: ma se la strada è ed era ad “uso pubblico” perchè il Sindaco ha speso tempo e denaro per fare un’ordinanza ???
… Comunque, a seguito di questa telefonata, ho capito che il Comune di Ponsacco, probabilmente, reputa questa piccola ed anonima strada privata come il centro politico ed economico di Ponsacco e freme ardentemente per farla sua in un modo o in un altro.
Ed allora mi viene un dubbio… anzi più di uno e ve li elenco:
1) il Comune di Ponsacco ha veramente intenzione di rendere pubblica la nostra strada privata? e se si, lo vuol fare per fare un dispetto al “famigerato” Cecchetti o per un’obbiettiva e concreta utilità pubblica?
2) se anche vi fosse la benché minima utilità per poche anime è opportuno eventualmente spendere denaro pubblico per espropriare la strada, costruire marciapiedi ed apporre la pubblica illuminazione?
Cioè il gioco vale la candela?
3) esistono i presupposti per rendere transitabile in sicurezza (soprattutto per noi che abitiamo a ridosso della stradina) un tratto così stretto e corto di strada per come è la sua conformazione ed il contesto in cui è inserita?
Non so quanto possano essere interessanti le cose che vi ho raccontato ma sicuramente potranno esservi utili per vigilare, con il vostro consueto senso di responsabilità, sull’operato di questa amministrazione comunale che spero, alle prossime elezioni, possa essere sostituita rapidamente come quando un calciatore che ha fatto “ridere”, durante il tempo della sua permanenza in campo, viene cambiato, sotto un mare di fischi da un pubblico deluso, con un calciatore più forte e che gioca senza dubbio meglio del primo.
Grazie di nuovo per tutto e per avermi dato anche questa opportunità.
Vicini alla gente!
Saluti
Filippo Cecchetti ”