Quando la legge non è uguale per tutti…….
Quando la legge non è uguale per tutti…….
A seguito nostro articolo precedente, abbiamo formalizzato richiesta di informazioni sulle barriere architettoniche (P.E.B.A.).
PIANI PER L’ELIMINAZIONE
DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Capita spesso di camminare lungo i nostri marciapiedi del paese… anzi scusate, lungo le strade: in alcuni punti sono talmente stretti e malmessi che è conveniente camminare all’interno della sede carrabile, con conseguenti pericoli per l’incolumità personale.
Non è raro infatti vedere cittadini camminare nella strada.
Beh !! per noi è normale, siamo di campagna.
Ma non dovrebbe essere così.
Pensate poi alle difficoltà a spostarsi incontrate dai disabili, dalle madri con i passeggini o anche dai non-deambulanti.
Se è vero che la civiltà di un paese si misura dal rispetto DI TUTTI, noi siamo veramente INCIVILI .
A chi non è capitato di vedere un disabile su carrozzina elettrica percorrere via di Gello in contromano oppure attraversare la rotatoria all’incrocio di via Verdi? Stringe il cuore capire che non portiamo attenzione a questi cittadini.
In un quadro così desolante chiediamo alla nostra Amministrazione, tanto solerte nel far rispettare la legge ai cittadini, di rispettare LEI le norme nazionali vigenti da oltre vent’anni, le quali la obbligano a redigere Piani organici per rendere accessibili aree comuni anche a persone disabili.
I P.E.B.A. (Piani per l’eleminiazione delle Barriere Architettoniche) sono previsti sin dal lontano 1986, con legge 41/86 ( art.32 ) con la quale si prevedeva che entro un anno Comuni e Province si sarebbero dovuti dotare di questi strumenti, pena il Commissariamento da parte delle Regioni.
Il nostro Comune ancora oggi non si è dotato di questo importante piano, pur essendo obbligato per legge. Si ricorda a tal proposito che la Pretura di Firenze ha riconosciuto “l’omissione o rifiuto di atti di ufficio” ( art. 328 del Codice Penale e L.S. 28/02/86 n.41 ) .
La tutela delle persone con disabilità ed in particolare delle problematiche al superamento delle barriere architettoniche, vanifica il diritto all’accessibilità sociale secondo il principio delle pari opportunità sociali, principio a cui è finalizzata la Convenzione ONU del 2006 ed in vigore dal 2009 in Italia.
Da quanto sopra si evince una totale inadempienza da parte del nostro organo dell’obbligo di adottare i P.E.B.A.. Un’inadempienza che dura da quasi trent’anni.
Siamo quindi di fronte ad una classica storia italiana delle leggi che ci sono ma che non vengono applicate. In questo caso abbiamo quindi tutti noi il diritto /dovere di pretendere che le istituzioni rispettino le leggi .
Sarà un caso, ma sappiamo tutti noi che non è così: la nostra vicina Pontedera proprio alcuni mesi fa ha presentato il suo piano P.E.B.A. per alcune aree della città, con l’intento di renderle accessibili ai disabili…….. a quando il nostro piano?
Quando potremo pensare e vantarci della nostra amministrazione?
Sperando di essere stati utili ai nostri cittadini auguriamo loro…
… a riveder e stelle .